Studio Dentistico CRESCENZI

ALITOSI

Più comunemente chiamata alito cattivo – non è altro che la fuoriuscita dal cavo orale, durante gli atti respiratori e la fonazione, di un cattivo odore che può comportare stato ansiogeno e imbarazzo psicosociale per il soggetto che ne soffre.



LE CAUSE DELL’ALITOSI


In base alle cause, l’alitosi può essere definita in due modi:

  • alitosi “genuina” o “vera”;
  • alitosi “illusoria” o “alitofobia”.

La prima è classificata come alitosi fisiologica, causata da ristagno di saliva e putrefazione di residui di cibo durante la notte, con conseguente cattivo odore mattutino.
Oppure come alitosi patologica, dovuta a cause intraorali (gengivite o parodontite, carie, bocca secca, lesioni mucose) e cause extraorali (stati febbrili, infezioni del primo tratto respiratorio, faringiti, sinusiti, fibrosi cistica, diabete mellito, leucemia, malattie renali ed epatiche, ulcera peptica, ciclo mestruale, reflusso gastrico). La seconda è una condizione in cui i soggetti credono che il loro alito sia cattivo, con conseguente disagio sociale, nonostante i soggetti vicini e i clinici cui sottopongono il loro caso neghino l’esistenza del problema.
La valutazione clinica dell’alitosi si basa solitamente su un esame soggettivo, da parte del clinico, che consiste nell’odorare l’aria espirata dalla bocca (di origine orale e faringea) e dal naso del paziente (di origine nasale o sinusale) e confrontarle. In rari casi, quando i due odori hanno un’intensità simile, è più verosimile una causa sistemica.

In alcuni casi viene utilizzata la gas cromatografia, una tecnica impiegata a scopo analitico che analizza l’aria, la saliva, la superficie linguale alla ricerca di componenti volatili che possano giustificare l’alitosi.

 



TERAPIA DELL’ALITOSI

I metodi più accreditati per la cura dell’alitosi sono:

  • la riduzione meccanica dei microorganismi,
  • la riduzione chimica dei microorganismi,
  • la neutralizzazione chimica dei componenti volatili

La rimozione meccanica del biofilm orale è il primo step per il controllo dell’alitosi. L’utilizzo di chewing gum senza zucchero, la pulizia della lingua, lo spazzolamento con dentifricio specifico contro l'alitosi dopo i pasti dei denti con l'associazione di scovolini e filo interdentale si associa a una significativa riduzione dell’alitosi.
Agenti antibatterici orali come la clorexidina e il triclosan, agendo sui batteri produttori di alitosi, aiutano il trattamento. La clorexidina è il gold standard nel trattamento dell’alitosi.



CONCLUSIONI

Con un’appropriata diagnosi e identificazione dell’eziologia, può essere formulato un appropriato iter terapeutico adatto al singolo paziente.
Nel caso sia presente un reale stato di alitosi, é molto importante attuare una valutazione interdisciplinare per il trattamento dell’alitosi al fine di prevenire una diagnosi sbagliata e una terapia non appropriata.